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UWS: United We Stand

Una narrazione tangenziale. La mia.

- 2009, UWS (Narrazioni tangenziali, AA.VV.)Il sito ufficiale della graphic/net novel
Il booktrailer ufficiale
La colonna sonora ufficiale (free download!)

Il trailer del mio racconto

 

UNITED WE STAND (un libro edito da Marsilio e acquistabile qui) è un’esperienza di intrattenimento unica nel suo genere: la storia comincia sulle pagine del fumetto di Simone Sarasso e Daniele Rudoni e prosegue in Rete. Appassionatevi alle mille storie del golpe attraverso il fonodiario di Alessia Pozzi o alle narrazioni tangenziali firmate dalle penne più prestigiose del panorama letterario di genere (racconti inediti di Stefano Di Marino, Annarita Briganti, Matteo Di Giulio, Paolo Franchini, JP Rossano, Paolo Roversi, Kai Zen e molti altri).

 Date un’occhiata in anteprima alle tavole o alle illustrazioni, che aspettate? L’universo di UWS è vastissimo ed è pronto per essere esplorato… L’Apocalisse è già qui!

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Prima edizione ottobre 2009, Marsilio
Isbn 978-88-317-9866-2
 
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La quarta di copertina

In un futuro prossimo e in un crescente clima di tensione internazionale, forze militari segrete che da sempre tramano all’ombra del tricolore prendono il potere con un violento colpo di Stato ai danni delle sinistre, che avrà luogo nel 2013, un minuto dopo l’elezione del primo Presidente del Consiglio donna della storia repubblicana.

All’interno degli opposti schieramenti, i protagonisti affrontano i sentimenti del passato e le necessità di un presente caotico, mentre sullo sfondo il mondo intero osserva impotente l’evolversi di un conflitto di proporzioni mondiali: la guerra termonucleare fra Stati Uniti d’America e Repubblica Popolare Cinese.

United We Stand è una storia di ribellione, vendetta e onore. È una storia di nostalgia, ricordi, affetti perduti e ritrovati. Un thriller fantapolitico che racconta del peggior conflitto bellico che l’Italia abbia mai dovuto affrontare dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.

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L’incipit

VARESE (ITALIA)
GIOVEDÌ, 18 APRILE 2013 – ORE 03:12:51 A.M.

Uno scossone, un altro, poi il SUV nero infilò senza esitazioni la striscia di asfalto che, in pochi secondi, lo condusse al check-point ”Politeama”. Duecento metri, forse neppure, e un faro potente si accese all’improvviso per squarciare la notte, inquadrare la grande vettura impolverata e guidarla senza fretta sino alla sbarra di ferro, davanti al segnale d’arresto.
«Alt!»
L’uomo accanto al veicolo blindato abbassò la mano per impugnate il mitragliatore che portava a tracolla, un SG-551 a cui aveva già tolto la sicura con uno scatto rapido del pollice. Anche lo spilungone che sbucava dal tettuccio della jeep per muove e il riflettore, nel medesimo istante, fece lo stesso. Il tizio in mimetica al posto di guida, invece, sfilò la sua semiautomatica dalla fondina e se la piazzò fra le gambe. Il colpo già in canna, il dito appena flesso e pronto sul grilletto.
«Spenga il motore!»
Il finestrino del conducente, dopo un attimo che agli uomini della pattuglia parve interminabile, iniziò ad abbassarsi con un ronzio, ma il motore turbodiesel, seppure al minimo, coprì quel rumore senza difficoltà.
Come era ovvio che fosse, l’uomo che aveva intimato l’alt non gradì affatto l’iniziativa del misterioso autista.
«Le ho detto di spegne e subito il motore, non mi ha sentito?»
Muovendosi con cautela sino all’autovettura, il tizio raddrizzò subito la bocca del suo SIG verso il viso che vide apparire dal buio dell’abitacolo insieme a due mani.
Prima di prendersi una pallottola, il guidatore si affrettò a dimostrare di non avere armi con sé.

Nessuna maledetta pietà (clicca e leggi l’intero racconto) 

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Nota importante

L’idea di trascinare il Caravaggio in una storiaccia delle mie, oggi posso dirlo, mi venne lo scorso anno quando, per due mesi scarsi, la mia città ebbe l’onore di ospitare il grandioso ”Sacrificio di Isacco” (1602). Un’intera sala del museo di Villa Mirabello riservata a Michelangelo Merisi e al suo genio, un intero catalogo (edito da Lativa e curato da Silvano Colombo con Clara Castaldo) dedicato a questa esposizione e alle maestose ”Luci di Lombardia”.

Ammetto la mia ignoranza, ma solo grazie a questo storico evento ho scoperto la ”Deposizione” di Simone Peterzano conservata a due passi da casa mia, nella basilica di San Vittore: un vero e proprio capolavoro, di cui ignoravo l’esistenza, dipinto dall’uomo che fu allievo del Tiziano e, più tardi, maestro del Caravaggio. 

Un gioiello che ”United we stand” mi ha permesso di raccontarvi, sebbene non nasconda alcun segreto. Forse.

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Simone Sarasso | Daniele Rudoni | Marsilio editori